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Ultimo aggiornamento: 20/04/2015

LAURA CURINO CHIUDE LA STAGIONE NOVA VITA

LAURA CURINO

Piemonte, inizio Novecento. Alle radici del sogno dell'inventore che fonda la prima fabbrica italiana di macchine per scrivere. La sua figura viene narrata da Laura Curino nello spettacolo Camillo Olivetti, regia Gabriele Vacis, una produzione di Associazione Culturale Muse, in collaborazione con il Teatro Stabile di Torino, che chiude la stagione Nova Vita di bellArte. Per maggiori informazioni è possibile contattare la segreteria allo 0117727867, scrivere a info@tedaca.it o visitare il sito www.tedaca.it.
 
Camillo Olivetti è stato un pioniere anticonformista, capriccioso e geniale. Per definire la sua figura Laura Curino e Gabriele Vacis hanno utilizzato biografie, interviste e testi letterari (indispensabili per esempio sono state le pagine che lo descrivono in Lessico Familiare di Natalia Ginzsburg), al fine di ricostruirne il suo ambiente di provenienza, gli amici, il suo pensiero e la fabbrica. La sua esistenza viene poi narrata dalle voci della madre, Elvira Sacerdoti, e della moglie, Luisa Revel, protagoniste silenziose della formazione e realizzazione del sogno olivettiano; due donne che rappresentano le tante voci femminili che in quegli anni hanno costruito nell'ombra. "Camillo Olivetti - Alle radici di un sogno è un racconto pieno di colpi di scena, prove da superare, lotte, amori, ed eroi - dice Laura Curino - la cosa straordinaria è che è tutto assolutamente vero".

La stagione Nova Vita è fondata sul pensiero di andare oltre la crisi con l'ausilio del teatro, mezzo espressivo che può interrogare, riflettere e testimoniare esperienze positive. Fra novembre e aprile ha quindi ospitato diciannove spettacoli con l'obbiettivo di condensare in un teatro di periferia delle riflessione sull'esperienza umana, attraverso opere di autori e compagnie già affermati come Beppe Rosso, Laura Curino, Teatro Stabile di Genova e Vucciria Teatro, affiancati a una programmazione che ha offerto spazio a giovani compagnie del territorio piemontese. Un teatro di quartiere che ha guardato oltre i confini regionali - ospitando compagnie di Genova, Roma, Catania, Reggio Calabria, Napoli -  e aldi fuori dei confini nazionali, con un danzatore marocchino e una compagnia francese, proponendo un prezzo di 8-5 euro di costo del biglietto, in un ottica di accessibilità per tutta la cittadinanza a un teatro di qualità. La stagione è organizzata da Tedacà, in collaborazione con il progetto Adotta una compagnia di Fondazione Live Piemonte dal Vivo, Regione Piemonte, Settore Politiche Giovanili della Città di Torino e Quarta Circoscrizione.