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La strada reale di Francia

Documenti ed immagini sui 300 anni di corso Francia

 
Corso Francia ha compiuto tre secoli di vita nel 2011, il nostro paese festeggiava i 150 anni di vita. Quest'arteria, che fa da confine tra le Circoscrizioni 3 e 4, è l'oggetto di una intessante mostra visitabile dal 5 al 15 novembre dal lunedì al venerdì in orario di apertura degli uffici nell'atrio della ex Venchi Unica di Via De Sanctis 12 (Piazza Massaua).
Un interessante esempio di approfondimento sulla memoria storica e sulle trasformazioni urbane della nostra città.
 

 
Con i suoi 13 km di lunghezza, l'attuale Corso Francia detiene l'invidiabile primato di corso rettilineo più lungo d'Europa, unendo Torino a Rivoli.
L'anno scorso quest'arteria fondamentale per la viabilità urbana e dell'hinterland torinese ha compiuto 300 anni, essendo stata la sua realizzazione deliberata dal duca di Savoia Vittorio Amedeo II, che emanò un apposito biglietto regio il 3 luglio del 1711. In questo modo il duca creava un collegamento diretto con il Castello di Rivoli, una delle sue residenze preferite.
  

 
L'importanza logistica dello Stradone di Francia (progettato dall'architetto e urbanista ducale Michelangelo Garove, autore tra l'altro di importanti palazzi torinesi tra cui l'Università di Via Po) andò via via crescendo nel corso del tempo, diventando anche un fondamentale asse di crescita e di sviluppo della struttura urbana, a partire dalle ville suburbane che sorsero ai suoi lati, tra cui la spendida e ancora esistente Villa Tesoriera.  
 

 
Anche tra Otto e Novecento Corso Francia continuò a rappresentare un asse di espansione urbana di primaria importanza, come testimoniano i preziosi edifici liberty, tra cui spiccano importanti esempi progettuali di Pietro Fenoglio, Gottardo Gussoni e altri importanti esponenti dell'Art Nouveau subalpina, di cui sono ricchi i due quartieri contigui di Cit Turin e San Donato. 
 

 
Non si possono infine dimenticare due importanti motivi di rilevanza storica dell'asse di Corso Francia in età moderna: i trasporti (dal primo trenino a vapore del 1871, poi elettrificato nel 1914, fino alla linea 1 della Metropolitana, inaugurata nel 2006, e di cui esiste il progetto di un prolungamento9 fino a Cascine Vica) e l'industrializzazione: lungo l'antica strada di Francia sorsero nel corso del XX secolo la Bertone, la Viberti, la Scat di Ceirano, lo stabilimento tessile Leumann, la fabbrica di lievito Bertolini, la Talmone poi Venchi Unica, l'Aeronautica d'Italia, la Marchisio meccanica. e tante altre. 
 

 
Il volume "Corso Francia 150-300" (in distribuzione gratuita presso l'Ufficio Cultura della Circoscrizione 3 in Corso Peschiera 193 fino ad esaurimento scorte) e la mostra "La strada reale di Francia - Documenti ed immagini sui 300 anni di corso Francia" sono stati realizzati dal consigliere provinciale Giuseppe Sammartano e dalla giornalista Elisa Zunino. A cura di Turismovest.