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Ultimo aggiornamento: 25/05/2017

Violenza di genere, stalking, femminicidio

Piaghe sociali sotto i nostri occhi. Parliamone.

CONSULTA FEMMINILE COMUNALE - TORINO

Violenza di genere. Le persone civili non vogliono, non devono più consentire la sopraffazione da parte degli uomini sulle donne e neppure accettare, tra molti altri pregiudizi, il concetto che il potere maschile sulle donne ha radici antiche e che fa parte del costume...
Quale costume! E' un atteggiamento deleterio che fa leva sui sentimenti e sulla fragilità delle donne vessate e sul valore della "storica comprensione femminile" a favore della famiglia, etc.

L'invito a tacere i soprusi e a perdonare il maltrattante è cosa fortemente sleale ma diffusa tra parenti e amici compresi i suggerimenti di alcuni rappresentanti delle Forze dell'ordine.

Queste intromissioni contribuiscono a porre intorno alle donne vessate quelle catene che nel tempo si faranno sempre più strette... e difficili da spezzare.

STALKING e FEMMINICIDIO. Parole relativamente nuove che fanno paura, il macabro richiamo di tante morti annunciate. Fenomeni a lungo sottostimati che stanno diventando un'emergenza nazionale per la drammatica frequenza. Come contrastarli? E' sconcertante apprendere che in molte città del Paese non sono mai esistite strutture antiviolenza
in grado di affrontare e dispensare aiuti e supporto. Inoltre numerosi centri efficienti, comprese alcune case di accoglienza per donne maltrattate ed indigenti, sono stati chiusi, o in previsione di chiusura! La giustificazione? la mancanza di risorse!

Ad ogni femminicidio l'opinione pubblica s'indigna, manifesta dolore e invoca provvedimenti severi verso coloro che si macchiano dell'infame reato e, giustamente, rivendica processi puntuali e certezza della pena mentre gli organi della comunicazione, affascinati da fatti negativi ne danno molto risalto. In concreto prevale l'emotività.

Ma solo la programmazione consapevole di azioni coordinate, che includano forti iniziative di prevenzione, compreso il dialogo con gli uomini maltrattanti, potrà cambiare la cultura imperante.
 
Negli ultimi tempi si sono registrate alcune petizioni ed iniziative: dimostrazioni di lodevoli sensibilità ma, per affrontare definitivamente il problema occorre portare avanti concrete azioni di educazione civica, a tappeto, tipo quelle realizzate contro il fumo, perché il rispetto dell'altro èil fondamento di ogni convivenza.

STALKING. Codice penale articolo 612-bis, introdotto con il Decreto legge del 23 febbraio 2009, n.11. I fattori che sovente conducono verso situazioni molto gravi fino al FEMMINICIDIO sono quelli che si sviluppano all'interno di relazioni malate, di storie difficili di possesso e di gelosia morbosa. Le ritorsioni psicologiche e le minacce fisiche inducono le vittime, inizialmente, in ampia misura, a minimizzare fino a rifiutare la dolente realtà chiudendosi nel pericoloso rifugio del silenzio "facendo così il gioco" del maltrattante. Troppe sono le paure taciute e le relazioni vissute nel pericolo e troncate, da parte femminile, che si trasformano fino a diventare fatti di cronaca nera.

Il dileggio, i soprusi, le discriminazioni e gli abusi che hanno sciolto una relazione inaccettabile vengono sostituiti da pedinamenti, da attenzioni non gradite e da gesti plateali. Azioni indotte per avvicinare e riconquistare il partner. L'ex compagna, suo malgrado, viene a trovarsi in un circuito persecutorio dal quale è possibile allontanarsi ma occorrono sostegni adeguati.

I maltrattanti ed i persecutori appartengono a tutte le categorie sociali e, nella maggioranza dei casi, sono persone al di sopra di ogni sospetto ma quando la vita impone dei cambiamenti sentimentali riescono a fare di tutto per rendere impossibile la vita "all'amata" !
 
Poiché i migliori insegnamenti sono gli esempi positivi, tutti i cittadini devono impegnarsi e partecipare all'indifferibile cambiamento culturale con particolare attenzione alla prevenzione. La famiglia e l'impegno genitoriale sono la base della formazione dei giovani per estirpare la disuguaglianza di genere. La scuola, il mondo del lavoro, lo sport, etc. devono diventare significativi alleati per sostenere il rispetto in tutte le declinazioni perché è desiderio comune vivere in un Paese civile.
 
Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, è un servizio specifico rivolto alle vittime di violenza e, in questi giorni, positivamente, ha preso il via uno spot pubblicitario.

Sul nostro territorio ci sono eccellenti Associazioni di volontariato che prestano ammirevole aiuto alle vittime e che collaborano attivamente con le Istituzioni per affrontare le difficoltà famigliari e di relazione. Il Comune di Torino è organizzato per rispondere a molte delle domande più ricorrenti: ad esempio con il Centro per le relazioni e le famiglie via Bruino, 4. La Città inoltre da circa dieci anni dispone di uno specifico Comitato Contro la Violenza sulle donne nel quale è recentemente confluita la provincia di Torino. Il Comitato è coordinato dall'Assessorato Pari Opportunità - Politiche di Genere del Comune di Torino.

La Consulta Femminile Comunale, da sempre impegnata a questi problemi  sta elaborando, in sinergia con l'Assessorato Pari Opportunità e Politiche di Genere, la programmazione del Progetto "Violenza domestica assistita - Vittime i minori". Il Gruppo di lavoro con il coinvolgimento di Specialisti intende dedicare impegno per sviluppare la comunicazione e la cultura del rispetto. Comunicazione e cultura un connubio fondamentale per il dialogo tra le generazioni e per aiutare a riconoscere le diverse sfumature della violenza e a non sottovalutare le situazioni di pericolo. La Consulta intende contribuire a sensibilizzare direttamente l'opinione pubblica ai temi e a sottolineare la dovuta vicinanza delle Istituzioni alla Comunità. La fase esecutiva dell'iniziativa, in collaborazione con le Circoscrizioni, si svolgerà presso le loro sedi.

. Il Gruppo di lavoro con il coinvolgimento di Specialistii ntende dedicare impegno per sviluppare la comunicazione e la cultura del rispetto. Comunicazione e cultura un connubio fondamentale per il dialogo  tra le generazioni e per aiutare a riconoscere le diverse sfumature della violenza e a non sottovalutare le situazioni di pericolo. La Consulta intende
contribuire a sensibilizzare direttamente l'opinione pubblica ai temi e a sottolineare la dovuta vicinanza delle Istituzioni alla Comunità. La fase esecutiva dell'iniziativa, in collaborazione con le Circoscrizioni, si svolgerà presso le loro sedi.

In breve:
il numero telefonico di pubblica utilità 1522, multilingue e attivo sulle 24ore, istituito dalla Rete Nazionale Antiviolenza - Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità, è un servizio specifico rivolto alle vittime di violenza e, in questi giorni, positivamente, ha preso il via uno spot pubblicitario.

 
Il 27 e 28 maggio 2013 è prevista la ratifica della Convenzione di Istanbul firmata per l'Italia a settembre 2012 dal Ministro delle Pari Opportunità Elsa Fornero.

Il Governo recentemente formato, indipendentemente dalle Deleghe conferite, deve farsi carico tra le priorità di misure indispensabili e indifferibili impegnando le risorse necessarie per pianificare concretamente la prevenzione dei fenomeni e la puntuale repressione della piaga, pubblica, della violenza. Si attende infine di conoscere i contenuti della task force annunciata dal neo Ministro delle Pari Opportunità Josefa Idem.

Dagli organi di stampa maggio 2013.

- Una madre di sei figli, la 37esima vittima del 2013 è Maria Immacolata Ruimi 53 anni, brutalmente uccisa dal marito dopo una vita di offese e di violenza perpetrate con la complicità di troppe persone.
- Uccise e bruciò la compagna Tiziana Olivieri, 40 anni, un anno dopo è già libero. I termini della detenzione preventiva sono scaduti in mancanza della data della prima seduta del processo. Il Presidente del Tribunale: "pratica infrattata, organico troppo scarso". Il reo confesso, tornato a casa, ha l'obbligo di firma tre volte al giorno.

I cittadini hanno il diritto di essere protetti, difesi e al bisogno (ri)educati con pene severe e certe.