CittAgorà
Periodico del Consiglio Comunale di Torino



Il futuro della Cavallerizza Reale

31-05-2005
Le ipotesi progettuali sul complesso realizzato dai Savoia tra Sei e Settecento

Il complesso della cavallerizza Il complesso della cavallerizza A partire dalla fine dagli anni '90 la Cavallerizza Reale è stata spesso sede di attività culturali della città, a conferma della sua attrattiva quale centro espositivo e di ritrovo. L'abbrivio fu dato dall'organizzazione nel '97 della Biennale dei Giovani Artisti dell'Europa e del Mediterraneo cui fecero seguito due edizioni del BIG, la Biennale Internazionale Giovani. Il complesso è stato set cinematografico con le riprese delle fiction Cuore ed Elisa di Rivombrosa. Ha ospitato la selezione dei progetti di concorso della futura biblioteca centrale ed una mostra con l'esposizione dei progetti della nuova stazione dell'Alta Velocità di Porta Susa curata da Rete Ferroviaria Italiana. Il completo riutilizzo dei 22.000 metri quadri della Cavallerizza Reale rappresenta una grande occasione di riqualificazione della "zona di comando" della casa sabauda. L'amministrazione comunale sta perfezionando l'acquisto del complesso di proprietà demaniale per recuperarne l'impianto urbanistico e la straordinaria qualità architettonica, di grande rilievo storico ed artistico. I tempi saranno, inevitabilmente, lunghi. E' infatti necessario liberare il complesso dagli attuali utilizzi per operare un risanamento radicale, nonché approvare una Variante Urbanistica con cambio di destinazione d'uso dell'area che coinvolgerà, nella discussione e nella decisione, il Consiglio comunale. il maneggio Lo studio di fattibilità, condotto da Cristiano Picco, l'architetto incaricato dall'Agenzia del Demanio, ha elaborato delle ipotesi progettuali (evidenziate nella piantina di questa pagina) che intendono integrare molteplici funzioni, dando al complesso un carattere urbano. Il primo obiettivo è la riapertura pubblica di tutti gli spazi aperti, alcuni ora inaccessibili, e la creazione di un suggestivo percorso pedonale che l'attraversa da piazza Castello a via Rossini e oltre fino al Museo del Cinema (il futuro Cineborgo). Una nuova percorribilità dei Giardini Reali né consentirà l'accesso da Borgo Vanchiglia, dalla base dei bastioni fortilizi, attraverso la cosiddetta Salita delle Carrozze proveniente dal Regio Parco. Lo spazio pubblico sarà liberato dalle auto e sono previsti nuovi parcheggi interrati sotto il maneggio Chiablese e davanti all'Auditorium lungo Via Rossini, in direzione di Corso San Maurizio. Il Maneggio Chiablese antistante la Cavallerizza Reale sarà il primo tassello del recupero con la realizzazione della nuova Aula Magna dell'Università di Torino. Nelle parti auliche di maggior valore storico e architettonico troverà posto un nuovo grande polo museale. La Cavallerizza Alfieriana, i piani bassi della Manica del Mosca e della Rotonda saranno trasformati in sede espositiva per mostre permanenti e temporanee. Nelle restanti parti basse affacciate sugli spazi pubblici troveranno posto molte piccole attività commerciali, uffici e studi professionali. Nelle ex Accademie Militari, in prossimità del Regio, dove attualmente hanno sede il Tribunale Militare ed il Genio, potrà sorgere un residence o un albergo. La parte restante dei piani alti continuerà ad ospitare residenze.


Che cos'è la Cavallerizza Reale la piantina

Il complesso della Cavallerizza Reale si estende per 22.000 metri quadri ed è collocato nel centro cittadino, a lato del Palazzo Reale parallelamente all'asse di via Po che conduce al fiume ed alla collina. Fu realizzato a partire dalla metà del '600 per ospitare attività di servizio alla corte ed al comando dei Savoia e comprendeva l'Accademia Militare, le scuderie, i maneggi, le stalle, i ricoveri per le carrozze e le residenze. All'interno del disegno urbanistico barocco di Amedeo Castellamonte, il maneggio reale fu progettato da Benedetto Alfieri nel 1740 sviluppando una precedente idea di Filippo Juvarra. La parte più occidentale fu realizzata dal Settecento in poi, seguendo l'asse inclinato delle mura preesistenti. Il tessuto edilizio della Cavallerizza è costituito da una successione di maniche costruite e cortili caratterizzati da un sistema di percorsi, collegamenti e porticati che costituivano il polo di servizi dedicati all'arte militare.


Nelle foto:

in alto - Una veduta aerea della Cavallerizza. Sulla sinistra del complesso è riconoscibile il Teatro Regio, in basso la diagonale di via Po, in alto i Giardini Reali confinanti con l'area ed a destra via Rossini, a chiudere il prestigioso rettangolo.

in centro - Il Maneggio Reale ospita le prove dello spettacolo La Comedie Humaine, organizzato nei mesi scorsi dal Teatro Stabile di Torino. La Compagnia allestisce spettacoli alla Cavallerizza dalla stagione 2004/2005, in aree date in concessione dalla Città nel 2003. Lo Stabile ha inserito degli spettacoli in questa sede anche nel palinsesto 2005/2006. Ad ottobre il debutto, con "Il lavoro rende liberi" di Tony Servillo cui seguirà la "Romeo e Giulietta" di Gabriele Vacis.

al basso - Lo studio effettuato dall'architetto Cristiano Picco, in collaborazione con Cristina Ferrero. In rosso sono evidenziate le aree destinate al polo museale della città, in giallo quelle per l'Università, in blu le zone riservate alle attività commerciali ed agli studi professionali, in turchese la parte riservata al residence (o albergo). La linea rossa rappresenta il tracciato percorribile a piedi a progetto ultimato.

R.T.

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