Il Comune

IL BILANCIO SOCIALE 2003


foto del  Sindaco Sergio Chiamparino e dell'Assessore Paolo Peveraro durante la presentazione del Bilancio Sociale 2003 La pergamena ricevuta durante la premiazione

Il Bilancio Sociale 2003 della Città di Torino è stato premiato con l'Oscar di Bilancio dalla FERPI (Fed. Rel. Pubbliche) per l'informazione chiara, articolata, approfondita, completa, graficamente accattivante, Merito particolare poi è stata la disponibilità integrale sul sito della Città. Il premio è stato ritirato dall'Assessore al Bilancio, Paolo Peveraro.

La Città di Torino ha assunto l'impegno di pubblicare il proprio Bilancio Sociale accogliendo una mozione del Consiglio Comunale, presentata il 15 novembre 2002.
L'obiettivo era ed è quello di offrire ai cittadini, alle loro espressioni organizzate (dalle associazioni alle rappresentanze di categoria) e alle altre amministrazioni, un documento che da un lato consenta, anche ai "non addetti ai lavori", di capire in modo chiaro come sono stati spesi i soldi amministrati dal Comune, dall'altro di aggiungere informazioni preziose.
Per chi? Con quali scelte? Con quali prospettive? Per raggiungere questo risultato, Torino ha scelto di adottare i Principi di redazione del Bilancio Sociale emanati dal Gruppo di studio per il Bilancio Sociale (GBS), ritenuti oggi i più attendibili. Secondo questo modello, il documento si divide principalmente in tre parti: l'identità dell'ente, una sintesi del rendiconto economico al quale si aggiunge il calcolo e la redistribuzione del valore aggiunto, infine la relazione sociale che, attraverso la descrizione qualitativa e quantitativa dei risultati, consente di comprendere fino a che punto gli impegni assunti sono stati mantenuti.
Proprio il calcolo del valore aggiunto rappresenta la principale peculiarità del Bilancio Sociale torinese: anche nel caso di un ente pubblico la differenza tra le risorse disponibili e le spese sostenute per realizzare le proprie attività indica la ricchezza prodotta nell'esercizio con riferimento agli interlocutori che partecipano alla sua distribuzione.
Il Bilancio Sociale di Torino è stato realizzato in collaborazione con l'Università degli Studi di Torino, Facoltà di Economia (Dipartimento di Economia Aziendale) e con l'Ordine dei Dottori Commercialisti di Torino – Ivrea - Pinerolo. Proprio il rapporto con questi soggetti ha consentito al Bilancio Sociale di La Città di Torino rappresentare anche un momento di crescita per dirigenti e personale coinvolto all'interno dell'Amministrazione comunale: non una "consulenza esterna", dunque, ma un proficuo momento di scambio e di arricchimento.
All'interno del volume, fin dal suo Indice, alcune parti sono state messe in evidenza utilizzando i simboli internazionali che indicano le donne e gli uomini. Si tratta dei primi elementi di quello che nei prossimi anni potrà diventare un autonomo Bilancio di Genere, secondo la volontà espressa dal Consiglio Comunale. Un altro strumento, anch'esso importante, per comprendere come le scelte politiche e la distribuzione delle risorse possano interagire con l'obiettivo della Città di offrire opportunità uguali a tutti i propri cittadini.
Questa prima edizione del Bilancio Sociale intende infine costituire la tappa iniziale del percorso di dialogo e partecipazione attraverso il quale i cittadini possono davvero essere ascoltati e contribuire così alle scelte dell'Amministrazione.
L'augurio è che a questo inizio seguano incontri e confronti per rendere, fin dal secondo anno, il Bilancio Sociale uno strumento che appartiene all'intera comunità.

Il Sindaco Sergio Chiamparino
L'assessore al Bilancio Paolo Peveraro

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