Relazione dell'Assessore al Bilancio sulla previsione per il 2001

La relazione Previsionale e programmatica sottoposta all'approvazione del Consiglio Comunale ha dovuto coniugare esigenze contrapposte: da una parte l'esigenza di programmare in modo serio e con obiettivi di ampio respiro l'attività dell'Ente e dall'altra la necessità di dimensionare gli obiettivi alle reali risorse finanziarie che si renderanno concretamente disponibili nel triennio 2001/03.
L'esigenza di programmare scelte di medio periodo si scontra con un sistema ancora dominato da elementi di incertezza economico/finanziaria. Il quadro di finanza locale è infatti ancora lontano da un assestamento che lo ridisegni su basi solide e stabili nel tempo. Peraltro, un importante risultato è stato conseguito dai Comuni con la Legge Finanziaria 2001: la compartecipazione al gettito IRPEF a partire dal 2002.
Non si tratta però di risorse aggiuntive per le Amministrazioni Locali e nemmeno di un aggravio per i contribuenti. All'assegnazione di questa quota di IRPEF, infatti, per i Comuni corrisponde una pari riduzione dei trasferimenti erariali.
I vantaggi principali di questa riforma, tuttavia, sono principalmente:

  • garantire agli Enti Locali una massa di risorse finanziarie - in sostituzione degli attuali trasferimenti - la cui dinamica dipende dall'evoluzione della base imponibile IRPEF e non da decisioni annuali del Governo centrale. Data la dinamica piuttosto vivace della base imponibile dell'IRPEF, le risorse complessive per i Comuni che sapranno sviluppare economicamente il proprio territorio aumenteranno ad un ritmo più rapido di quello degli anni passati, o comunque di quello prevedibile nel caso il sistema di finanziamento rimanesse immutato.
  • poter versare direttamente alle casse dei Comuni, con evidenti vantaggi nella politica di Tesoreria, il gettito addizionale.

Il bilancio di previsione 2001 è stato impostato tenendo conto dei vincoli legati:

  • alla crescente rigidità di spese ·
  • alla difficoltà di espansione delle risorse
  • e alla scelta di sviluppo dei servizi senza aggiuntivi oneri tariffari o fiscali.

E ciò è stato possibile nonostante:

  • il continuo progressivo disimpegno dello Stato nei trasferimenti
  • la ricaduta degli oneri del Contratto Nazionale per i dipendenti sul bilancio Comunale (L. 42 miliardi nel biennio 99/00) ·
  • ed il venir meno di alcune entrate di natura non ripetitive registrate nel bilancio 2000.

La lettura di un bilancio e l'andamento dell'azienda risulta più agevole dall'analisi di alcuni indici. Un primo importante indice è quello relativo alla Autonomia finanziaria.
Ovvero quell'indice che misura la capacità di spesa garantita da risorse autonome (esclusi i trasferimenti dallo Stato) (incidenza delle entrate proprie su quelle complessive). La soglia che indica uno stato di situazione deficitaria è il 40%. Il Comune di Torino si attesta a circa il 61%nel 2001.
Un altro importante indice è quello relativo alla capacità di indebitamento ovvero il limite dell'impegno di spesa per interessi passivi sul totale delle entrate correnti.
Le norme vigenti indicano una incidenza massima pari al 25%. Nel 2001 il Comune di Torino si attesta all'8,14% dimostrando quanto alta sia ancora la capacità di investimento (e quindi la possibilità di accensione di nuovi mutui). Altri indicatori importanti sono l'incidenza dei costi del personale, che la norma impone non superi il 44% della spesa corrente, e che al Comune di Torino sono pari al 32% e l'indice di rigidità della spesa ovvero l'incidenza delle spese per il personale e gli oneri finanziari sul totale delle entrate correnti.

Oggi l'indice è del 48%.
L'esame di questi indici conferma una impostazione rigorosa e una politica di bilancio che in questi anni, pur nelle difficoltà incontrate nella gestione della finanza locale, ha puntato al rafforzamento patrimoniale, al contenimento dell'indebitamento, ad una efficace gestione della Tesoreria e ad una attenta gestione della spesa corrente.

Prima di passare all'esame del bilancio di previsione 2001 per la parte corrente permettetemi alcune considerazioni sulla situazione finanziaria e patrimoniale del Comune di Torino che negli ultimi anni ed in particolare in questi mesi ha acceso il dibattito tra le forze politiche. E' questo un aspetto estremamente importante in quanto gli oneri finanziari derivanti dall'indebitamento condizionano in parte il bilancio comunale: tale condizionamento tenderà ad aumentare se non continuerà una incisiva e adeguata politica di contenimento della spesa e di dismissioni patrimoniali tali da garantire un equilibrio complessivo di bilancio e nel contempo a non penalizzare le future possibilità di investimento. E', peraltro, importante ricordare che il Comune ha proceduto all'adozione di un piano quinquennale di rientro del debito, il cosiddetto "Patto di Stabilità", che prevede una riduzione del 10% nel corso del quinquennio 99/04 del rapporto debito P.I.L. Sulla base di tale piano, la vendita di azioni SAGAT e il collocamento in borsa di azioni A.E.M. hanno permesso di estinguere nel dicembre 2000 mutui della Cassa Depositi e Prestiti per un ammontare di circa 241 miliardi, senza pagamento di penale, riducendo così l'esposizione debitoria del Comune verso la Cassa il cui costo finanziario risulta particolarmente oneroso essendo il tasso applicato dalla Cassa sui vecchi mutui superiore di almeno 1.5 punti percentuali a quello attualmente in vigore sul mercato. Sempre nell'ambito del Patto di Stabilità la politica "virtuosa" effettuata, ha permesso la riduzione del disavanzo per le competenze proprie nel biennio 1999/2000 superiore allo 0,3% del P.I.L.. Tale contenimento ha consentito al Comune di Torino di ottenere la riduzione massima del tasso di interesse sui vecchi mutui della Cassa Depositi e Prestiti portando il tasso dal 7,50 al 6,50.
Peraltro, allo scopo di definire un sistema oggettivo di valutazione della propria situazione, l'Amministrazione Comunale, come noto, ha sottoposto il proprio stato finanziario alla severa valutazione, super partes, della più accreditata agenzia internazionale di rating, la Standard & Poor's. La AA - aggiudicata nel 1997 e riconfermata nel 1998, nel 1999 e nel 2000 - indica una alta affidabilità ed è la conferma della riconquistata solidità del bilancio comunale: un presupposto essenziale per il rilancio di qualsiasi progetto per Torino.
Tale valutazione ha consentito e consentirà all'Amministrazione di presentarsi sul mercato obbligazionario con le carte in regola ottenendo condizioni convenienti per il Comune e, quindi, il finanziamento di investimenti a costi inferiori rispetto a quelli del mercato creditizio.
Ciò comporta un impegno a continuare a misurarsi con i mercati e la volontà di tradurre le proprie politiche attraverso bilanci trasparenti ed equilibrati.
Questa sorta di benchmarking nazionale e internazionale innesca un circolo virtuoso di competitività positiva e di rilancio del ruolo dei Comuni.
Il mantenimento di questi standard, peraltro, si ottiene, escludendo la leva fiscale e/o la riduzione del livello degli attuali servizi, con un sistema di dismissioni di beni non strategici, mirato alla riduzione dello stock del debito. E' questa l'unica politica di bilancio che "produce risorse" e che nel contempo consente di rispettare il Patto di Stabilità interno.
E' questa la strada per rinnovare il nostro patrimonio e acquisire risorse al fine di non incidere sulle possibilità di sviluppo, in quanto lo sviluppo degli investimenti è la chiave indispensabile per alimentare e rendere plausibile la "speranza del futuro" attraverso la progressiva riqualificazione del territorio e dell'ambiente urbano, dei servizi al cittadino, della macchina comunale.

Passando all'esame della parte corrente, che chiude con un pareggio a L. 2178 miliardi, il primo dato da rilevare è che, come evidenziato, le spese correnti presentano enormi gradi di rigidità e una pericolosa asimmetria:

  • ogni nuova iniziativa finisce per incrementare strutturalmente il livello di spesa;
  • il tentativo di comprimere le spese rischia di ridurre il livello dei Servizi, invece di aumentare il livello di efficienza; ciò deriva dal fatto che interventi capaci di migliorare strutturalmente il livello di efficienza richiederebbero ben altri gradi di libertà d'azione e la necessità di proseguire in forti investimenti (ad es. l'informatizzazione).

Inoltre, come già detto, i soli oneri per il personale e per l'ammortamento dei mutui raggiungono circa il 48% delle spese correnti, Tenuto conto che molte altre spese debbono obbligatoriamente essere sostenute (utenze, manutenzioni ordinarie, etc.), ed altre ancora sono ormai consolidate in quanto collegate a manifestazioni o ad attività pressoché istituzionali si arriva a poter disporre per interventi non obbligati di non più di 500 miliardi (circa il 24% della spesa corrente complessiva).
Pertanto, nel bilancio di previsione del 2001, non volendo ridurre i servizi ed aumentare gli oneri tariffari o fiscali, si è intervenuti in un processo di razionalizzazione delle spese attraverso la individuazione di inefficienze e diseconomicità, a cui ha contribuito anche il nuovo sistema di contabilità più trasparente e meno astratto ed, in particolare, il P.E.G. che rappresenta una applicazione del sistema di budgeting quale strumento di responsabilizzazione dei dirigenti. Un dato per tutti fornisce un indicatore chiaro dell'impostazione seguita.
Al netto degli oneri finanziari e delle spese per il personale le spese previste per le singoli divisioni non solo non sono aumentate tra il 2000 e il 2001, ma si sono ridotte persino in valore assoluto (da 1170 del 2000 a 1164 del 2001). Inoltre, l'aumento previsto a livello nazionale della possibilità di recupero dell'IVA sui trasferimenti per l'esternalizzazione dei servizi, una più adeguata possibilità di recupero delle spese sostenute dal Comune per il funzionamento della Giustizia (oggi pari al 90%), la possibilità di recuperare i crediti d'imposta sui dividendi percepiti e la riduzione dei tassi sui mutui contratti con la Cassa Depositi e Prestiti per effetto della politica virtuosa adottata, hanno permesso la predisposizione di un bilancio 2001 prudente, trasparente, assolutamente adeguato alle necessità dell'Ente e che lascia un ampio margine di manovra alla prossima amministrazione.
Una situazione del bilancio sana, pur nella problematicità del quadro della finanza locale, che risulta assolutamente confermata dalla previsione di avanzo del 2000 che si attesta sui 40 miliardi contro un disavanzo ereditato dal Sindaco Castellani nel 1993 di L. 121 miliardi.
Permettetemi infine di esprimere un ricordo commosso e sincero al mio predecessore, Domenico Carpanini, che, per gli impegni elettorali conseguenti alla sua candidatura a Sindaco, pochi giorni prima di mancare, mi aveva trasferito la delega al Bilancio. Delega che, con la serietà ed l'impegno che tutti gli riconoscevamo aveva gestito in questi anni fino all'inizio della fase di predisposizione anche di questo bilancio.
Il mio ringraziamento va poi ai dirigenti, ai direttori e agli assessori che, ciascuno per il settore di propria competenza, hanno collaborato fattivamente alla preparazione di questo bilancio. Un grazie anche ai presidenti delle commissioni consiliari, in particolare al Presidente, Giovanni Nigro, e a tutti i membri delle commissioni, che hanno discusso con solerzia ed attenzione questo bilancio. Permettetemi, inoltre, di ringraziare in modo particolare chi più di altri ha lavorato alla predisposizione di questo bilancio ovvero il nostro Direttore della Divisione Risorse finanziarie, dott. Domenico Pizzala, e tutti i dipendenti della Divisione unitamente al Presidente e ai membri del collegio dei revisori dei conti.
Al termine di questo mio mandato permettetemi infine di ringraziare ciascuno di voi, signori consiglieri, per la collaborazione, lo stimolo e il contributo concreto ed intenso che mi avete fornito in questi quattro anni di appassionante ed unica esperienza.

27 marzo 2001

IL BILANCIO IN SINTESI

ENTRATE

Rendiconto 1999

Preventivo Definitivo 2000

Preventivo 2001

TRIBUTARIE

797

777

715

- 62

EXTRATRIBUTARIE

371

524

539

+ 15

TRASFERIMENTI

636

713

827

+ 114

UTILI DA AZIENDE

43

83

57

- 26

SUB TOTALE

1847

2097

2138

+ 41

DIFFERENZA DI GESTIONE COPERTA DALL'AVANZO DI AMMINISTRAZIONE

66

68

40

- 28

TOTALE *

1913

2165

2178

+ 13

SPESE

PERSONALE

671

678

697

+ 19

BENI E SERVIZI

523

622

618

- 4

TRASFERIMENTI

132

155

128

- 27

TRASFERIMENTI A AZIENDE

299

324

363

+ 39

IMPOSTE E TASSE

52

68

48

- 20

RATE MUTUI

236

317

317

--

FONDO RISERVA

--

1

7

+ 6

TOTALE *

1913

2165

2178

+ 13

* AL NETTO DEI TRASFERIMENTI REGIONALI ALL'AZIENDA TORINESE MOBILITA'.
DINAMICA DELLE ENTRATE
1999 % 2000 % 2001 %        

TRIBUTARIE

797

43

777

37

L 715

33

EXTRATRIBUTARIE

371

20

524

25

539

25

TRASFERIMENTI

636

34

713

34

L 827

39

UTILI DA AZIENDE

43

3

83

4

57

3

TOTALE

1847

100

2097

100

2138

100

ABOLIZIONE COMPARTECIPAZIONE IRAP E MINOR INTROITO ICI RELATIVO ALL'AUTODETERMINAZIONE DELLE RENDITE CATASTALI (CAT. D) COMPENSATI CON MAGGIORI TRASFERIMENTI STATALI.
STRUTTURA DELLE ENTRATE TRIBUTARIE
1999 2000 2001

ICI

473

478

478

--

TASSA RACCOLTA RIFIUTI

170

171

173

+ 2

IRAP

57

57

--

- 57

ADDIZIONALE COMUNALE IRPEF

25

24

24

--

AFFISSIONI

24

2

2

--

ADDIZIONALE ENERGIA ELETTRICA

14

12

13

+ 1

IMPOSTE E TASSE ES. PRECED.

34

33

25

- 8

TOTALE

797

777

715

- 62

STRUTTURA DELLE ENTRATE EXTRATRIBUTARIE

1999

2000

2001

MULTE

68

66

78

+ 12

MENSE

38

38

39

+ 1

ASSISTENZA

14

16

16

--

RIMBORSO SPESE PROGETTAZIONE

5

12

22

+ 10

CANONI CONCESSIONI E RECUPERI

31

128

82

- 46

CONCESSIONI BENI DEMANIALI

18

17

16

- 1

ONERI URBANIZZAZIONE

25

28

42

+ 14

FITTI ATTIVI

12

12

13

+ 1

CORRISPETTIVO SMALTIMENTO ACQUE REFLUE

19

22

22

--

CANONE OCCUPAZIONE AREE PUBBLICHE

29

35

31

- 4

INTERESSI ATTIVI

34

18

31

+ 13

CANONE PER L'INSTALLAZIONE DI MEZZI PUBBLICITARI

--

24

23

- 1

CANONI PARCHEGGI

--

12

13

+ 1

CENSIMENTI

--

--

7

+ 7

DIVERSE

78

96

104

+ 8

TOTALE

371

524

539

+ 15

STRUTTURA DEI TRASFERIMENTI
 

1999

2000

2001

STATO

549

592

668

+ 76

REGIONE ]

42

77

110

+ 33

ENTI DIVERSI

45

44

49

+ 5

TOTALE

636

713

827

+ 114

]AL NETTO DEI TRASFERIMENTI REGIONALI ALL'AZIENDA TORINESE MOBILITA'.
DINAMICA DELLA SPESA
 

1999

%

2000

%

2001

%

PERSONALE

671

35

678

31

697

32

+ 19

BENI E SERVIZI

523

27

622

29

618

28

- 4

TRASFERIMENTI

132

7

155

7

128

6

- 27

AZIENDE

299

16

324

15

363

17

+ 39

IMPOSTE E TASSE

52

3

68

3

48

2

- 20

INTERESSI

136

7

169

8

190

9

+ 21

RIMB. MUTUI

100

5

148

7

127

6

- 21

FONDO RISERVA

--

--

1

--

7

--

+ 6

TOTALE

1913

100

2165

100

2178

100

+ 13

INDICE DI RIGIDITA' 50% 48% 48% DELLA SPESA

PERSONALE

L'AUMENTO DI 19,1 MLD. NEI CONFRONTI DELL'ESERCIZIO 2000 E' IL RISULTATO DI UNA SOMMA ALGEBRICA DERIVANTE DA:

  • CONTRATTO COLLETTIVO DI LAVORO (+ 17 MLD.)
  • SPESA PER ASSUNZIONI DI PERSONALE E PER CONCORSI INTERNI AVVENUTI NEL 2000 (+13,2 MLD.)
  • AZZERAMENTO STANZIAMENTO PREVISTO PER OSTENSIONE SINDONE (- 1,7 MLD.)
  • STANZIAMENTI PER ASSUNZIONI DI PERSONALE DI RUOLO E FUORI RUOLO ( - 7,8 MLD.)
  • ONERI INAIL (- 0,410 MLD.)
  • RIDUZIONE SPESE PERSONALE DIPENDENTE DA ALTRI ENTI (- 0,3 MLD.)
  • MINORI SPESE A CARICO DELL'AMM.NE PER PENSIONI INTEGRATIVE A CARICO DELLA CITTA' (- 0,6 MLD.)
  • ALTRE RIDUZIONI (- 0,267 MLD.)

ORGANICO

31/12/1993

31/12/1994

31/12/1995

31/12/1996

31/12/1997

31/12/1998

31/12/1999

31/12/2000

14.690

13.750

13.892

13.278

13.403

13.366

12.728

12.767

 
SPESE PER BENI E SERVIZI
- IN AUMENTO - + 58,7

CONTRIBUTI STATO/ REGIONE E ALTRI

STABILI ED UFFICI MUNICIPALI

21

7

SOTTOPASSO C.SO SPEZIA

65

60

PASSANTE FERROVIARIO

30

 

PIANO URBANO DEI PARCHEGGI

14

13

SUOLO PUBBLICO - VIABILITA'

32

17

PATRIMONIO ABITATIVO

17

13

TUTELA AMBIENTALE

11

7

EDIFICI PER LA CULTURA - MUSEI - BIBLIOTECHE

17

1

IMPIANTI SPORTIVI

17

 

TRASPORTI - ESTENSIONE LINEE TRANVIARIE E PROGETTO 5T

29

29

GIARDINI ALBERATE E PARCHI

26

3

PROGRAMMI RECUPERO URBANO

64

62

CIMITERI URBANI E SUBURBANI

21

 

OPERE DI URBANIZZAZIONE PRIMARIA E SECONDARIA

9

 

IMPIANTI ELETTRICI E SPECIALI

40

 

FOGNATURE E CANALI IRRIGUI

6

 

ASSISTENZA E SERVIZI ALLA PERSONA

41

7

EDIFICI SCOLASTICI

6

 

ALTRI

30

2

TOTALE

496

221

MANUTENZIONI STRAORDINARIE (MLD.)

CONTRIBUTI STATO/ REGIONE E ALTRI

ILLUMINAZIONE PUBBLICA

17

 

EDIFICI PER LA CULTURA

10

 

EDIFICI SCOLASTICI

41

1

SUOLO PUBBLICO - FOGNATURE

32

 

PROGRAMMA DI MANUTENZIONE DEL PATRIMONIO

31

21

STABILI ED UFFICI MUNICIPALI

24

 

ASSISTENZA ED ISTITUTI DI RICOVERO

8

1

GIARDINI ALBERATE E PARCHI

8

 

SOFTWARE

4

 

CIMITERI URBANI E SUBURBANI

9

 

MOBILITA' - SEMAFORI - TRASPORTI

5

 

IMPIANTI SPORTIVI

3

 

ALTRI

8

 

TOTALE

200

23

ALTRE (MLD.)

CONTRIBUTI STATO/ REGIONE E ALTRI

MOBILI MACCHINE ATTREZZATURE TECNICO SCIENTIFICHE,

AUTOVEICOLI ED ATTREZZATURE MECCANICHE

94

 

ACQUISTO DI BENI IMMOBILI PATRIMONIALI

43

10

ACQUISTI ED ESPROPRI

7

 

FONDI DI DOTAZIONE E TRASFERIMENTI

92

 

PARTECIPAZIONI

60

 

TOTALE

296

10

LA DINAMICA DEGLI INVESTIMENTI (MLD.)

1992

1993

1994

1995

1996

1997

1998

1999

2000
Definitivo

2001
Previsione

NUOVI INVESTIMENTI

STANZIATI A PREVENTIVO

1169

1015

1164

1445

1043

1952

1813

1645

1053

1033

FINANZIATI A CONSUNTIVO

177

165

108

405

295

304

560

1167

709

--

DI CUI PROGETTI ESECUTIVI

119

82

79

314

204

155

464

760

371

--

INVESTIMENTI IN CORSO

REALIZZATI A CONSUNTIVO

238

312

299

206

255

305

301

299

501

--

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