Pietre locali

Ultimo aggiornamento: 26-07-2010

I colori degli edifici storici tendevano ad imitare i colori naturali delle pietre, i nomi suggestivi che oggi leggiamo riportano infatti a pietre locali, cavate nella regione.
La maggior parte di queste cave non sono più attive, da quasi un secolo, ma è interessante provare ad abbinare i colori alle pietre e ritrovare le pietre impiegate negli edifici.
La fonte è un articolo pubblicato sulla Rivista Tecnica “Il Valentino” del prof. Federico Sacco: Geologia applicata della Città di Torino, del 1915.
In questo periodo il Castello del Valentino ospitava il Museo geologico del Politecnico, una collezione di roccie e materiali naturali da costruzione provenienti da tutta l’Italia, fondata da Quintino Sella.
Ad oggi esistono due musei universitari, non visitabli:

  • Museo di geologia e paleontolgia
    via Accademia delle Scienze 5
    011 6705197
  • Museo di mineralogia
    via Giolitti 36
    011 4323001

Sul sito della Regione Piemonte un quadro sulle attività estrattive e in particolare sull’estrazione delle pietre ornamentali, con un censimento delle pietre piemontesi da decorazione e da costruzione dall'epoca romana ad oggi.

Gneiss

Luserna

Gneiss di Luserna
La qualità più pregiata si escava da alcuni punti della val Pellice, e in particolare nei dintorni di Luserna, Bagnolo, Barge. Si usa principalmente a grandi lastre, per pavimentazioni - portici di via Po, piazza Castello, piazza San Carlo - marciapiedi, balconi. un esempio del suo utilizzo si ha nella coperture della cupola della mole Antonelliana, e nella scalinata interna.
Colori: 61

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Gneiss di Malanaggio
Roccia proveniente dalla bassa val Chisone, da Porte e Villa Perosa, di colore scuro. Utilizzato per particolari decorativi e strutturali, di questa roccia sono fatte le colonne monolitiche, il basamento e la gradinata della chiesa Gran Madre di Dio, il basamento del Palazzo Cisterna e il ponte Mosca sulla Dora.
Colori: 65

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Beola
Gneiss tabulari escavati nella valle dell’Ossola, sono detti beole dal paese di Beura. largamente usati in Lombardia, sono meno adoperati in Torino.
Colori: 58

Scisti

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Pietra di Barge
Dette Marmoline per il loro colore o Bargioline, per la provenienza dal Monte Bracco nei pressi di Barge, di colore bianco giallastro o grigiastro, si usano talvolta alternando le due tonalità.
Usate principalmente per pavimentazioni interne, e per coperture di tetti - Tetto della Stazione di Porta Nuova.
Colori: 23

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Pietra della Roja
Pietra escavata dalla Valle della Roja presso Tenda, di colore verdastro. Molto utilizzata in Torino, sia per balconi, davanzali, scale, sia per lastre funerarie.
Colori: verde Roja 63, verde Roja chiaro 64

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Serizzo del Piasco
Si escava in bassa val Varaita, utilizzato per mensole, balconi, gradini, meno resistente degli gneiss.
Colori: Serizzo chiaro 34, Serizzo 49, Serizzo di Chiumana 56

Graniti

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Granito bianco d’Alzo
I graniti bianchi di Alzo, Crusinallo, Mont’Orfano, Feriolo, sono molto utilizzati a Torino, nel porticato a colonne e nella facciata di palazzo Carignano, alternato al marmo rosa di Baveno, facciata della chiesa Maria Ausiliatrice.
Colori: 44

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Granito rosa di Baveno
Le cave di granito rosa furono aperte sul lago Maggiore fin dal XVI secolo, è utilizzato nel piedestallo del Caval ‘d brons, nelle colonne del monumento a Vittorio Emanuele II, nelle colonne della facciata della chiesa di San Carlo.
Colori: Rosa di Baveno 5, Rosa di Baveno chiaro 6

Sieniti

Molera
Colori: Molera 21, Molera chiaro 22, Molera grigio 38

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Granito della Balma
Sienite compatta, grigiastra, molto resistente, per questo utilizzata per le carreggiate, pavimentazioni, gradinate, ha una buona resa lucidata e impiegata in vari monumenti, ad esempio nel basamento del monumento a Paleocapa e a Quintino Sella, oltre che nella colonna della Madonna della Consolata.
Colori: 41

Gessi

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Gesso
Escavato in Val di Susa e nell’astigiano, usato per stuccature ornamentali.
Colori: 37

Calcari

Calcari da calce

Calce di Casale
Colori: 17, Calce di Casale scuro 18

Calce di Superga
Colori: Calce forte di Superga 27, Calce forte di Superga chiaro 28

Calce di Ponte Stura
Colori: 48

Calce di Lauriano
Colori: 52

Acqua di calce forte
Colori: 45

Latte di calce forte
Calce forte idraulica utilizzata per intonaci, cemento e per la realizzazione dei finti marmi.
Colori: 33

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Calcare
Colori: Pietra calcarea 36

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Calcare di Gassino
Colori: 40

Latte di calce dolce
Materiale da calce dolce e utilizzato come pietra ornamentale, anche se delicata, nei basamenti delle colonne di piazza San Carlo, colonne e parte della facciata del Municipio.
Colori: 54

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Persichino
Calcare dolomitico, usato nelle colonne degli altari di Superga.
Colori: 1

Marmo di Chianocco
Marmo bianco-grigiastro, già escavato dai Romani, per l’Arco di Cesare Augusto a Susa, a Torino è utilizzato per grandi superfici: la facciata del Duomo e quelle di alcuni palazzi, come Palazzo Madama, e in parte delle colonne dei portici di piazza San Carlo.
Colori: 39

Pietra di Viggiù
Escavata nel circondario di Varese, pietra di colore bianco o grigiastro, di facile lavorazione, la possiamo vedere nei capitelli corinzi della Mole Antonelliana e nella parte ornamentale della facciata di Porta Nuova.
Colori: 53

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Pietra di Finale
Calcare arenaceo rossiccio, presente in alcune decorazioni sotto i portici di via Pietro Micca
Colori: 42

Travertino
I travertini locali sono piuttosto grossolani e poco utlizzati per parti costruttive, sono solitamente usati per le aiuole dei giardini.
Colori: 55

Marmi veronesi e vicentini
Marmi di più facile escavazione rispetto ai marmi piemontesi, sono infatti cavati a giorno, e più lavorabili.

Mandorlato roseo
Utilizzato nelle lesene della Galleria Subalpina
Colori: 13

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Biancone
Calcare biancastro, molto delicato in esterno, utilizzato per balconi, scale, ingressi.
Colori: 66

Arenarie e conglomerati

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Porfido
Pietra molto resistente, utilizzata nel basamento del monumento a Don Bosco.
Colori: Porfido chiaro 4

Molassa
Roccia friabile e poco coesa, formata da depositi di sedimenti scesi dai rilievi montuosi, presente nei bacini pedemontani del Delifinato e dell’area ginevrina.
Colori: Molassa di Ginevra e Chambery 57, Molassa chiaro 59