Archivio storico della Città di Torino



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Esplorando tra le carte
La Mole Antonelliana

Documenti in mostra
Torino, Archivio Storico della Città
via Barbaroux 32


Alla fine del 1863 veniva posta la prima pietra della Mole Antonelliana.
L’edificio era destinato in origine a essere il tempio della comunità israelitica, ma l’esuberante ingegno di Alessandro Antonelli in pochi anni era andato ben al di là delle aspettative del committente: l’altezza totale della costruzione era lievitata dai 47 metri dell’ipotesi iniziale a più di 100 metri, con conseguente aumento della spesa, e ancora non era finita…
Nel 1869 l’impresa era ormai diventata insostenibile per la comunità israelitica subalpina e fu così che, dopo anni di dibattiti, di controversie e di discordi pareri tecnici sulla sua stabilità, nel 1877 l’edificio fu acquistato dal Comune che negli anni successivi lo portò a termine, facendone la sede del Museo del Risorgimento Italiano. Inaugurato nel 1908, il Museo rimase alla Mole fino al 1929, per essere successivamente trasferito a Palazzo Carignano. Da allora per un lunghissimo lasso di tempo la Mole Antonelliana fu un contenitore vuoto, senza altra destinazione d’uso che quella di un punto di vista panoramico artificiale. Nel 1980 fu recuperata all’uso pubblico diventando lo spazio espositivo della Città. Infine dal 2000 è sede del Museo Nazionale del Cinema.

Esplorando tra le carte è un itinerario realizzato per mezzo delle carte, delle fotografie, delle guide, dei giornali che fanno parte del patrimonio dell’Archivio Storico della Città per ripercorrere le tappe principali dei centocinquant’anni di vita della Mole e per rendere omaggio all’edificio che è il simbolo della nostra città.

 

Conosciamo e amiamo la Mole Antonelliana per la vertigine che ci regala ogni volta che, passandole accanto, ne sentiamo il respiro del tempo, per il riferimento che ci offre da qualsiasi punto di vista della città, genius loci familiare e un po’ austero. L’amiamo per la sorpresa che rivela agli occhi in quelle «giornate di vento, a primavera, in cui Torino pare di vetro», per dirla con Marco Revelli. L’amiamo come fosse sempre stata lì, un guardiano silenzioso e augurante sulle vite di una città che scorre.
E conosciamo la sua storia, recente – di progetto di tempio israelitico mai realizzato e ceduto al Comune di Torino ancora in fase di costruzione – e quella contemporanea – scrigno della storia del cinema e delle sue fascinazioni.
La mostra che la Città dedica ai 150 anni dall’inizio della sua costruzione – e che il catalogo, numero speciale di MuseoTorino, illustra – tuttavia ce ne rivela l’anima e lo scheletro, ce ne racconta la genesi costruttiva e la storia che portò al suo innalzamento. Attraverso disegni, lettere, schizzi, fotografie e progetti d’epoca che rivelano quanto la scelta di erigerla fosse stata importante per la comunità, e quanto intorno ad essa si fosse dibattuto. Corsi e ricorsi della storia, in un certo senso. Il dibattito di una città intorno ad una scelta urbanistica importante. Sorprendente tuttavia ritrovarne le tracce nei documenti che l’Archivio Storico della Città custodisce e che, scabri e tecnici, ne raccontano l’evoluzione e lo sviluppo. E mirabile la perizia di chi, creandone catalogo e mostra, ha saputo ricostruire la cronologia di quella storia torinese e tratteggiarne l’emotività.
Un lavoro documentale minuzioso e ricco, una fotografia della nostra storia comune recente che il catalogo racchiude e illustra. Una mostra godibile costruita coi tanti tasselli della vita quotidiana. Un scrigno aperto fra i tanti che l’Archivio Storico di Torino possiede e di cui la Città è orgogliosa custode
.

Torino, dicembre 2013
Piero Fassino, sindaco di Torino
Maurizio Braccialarghe, assessore alla Cultura,Turismo e Promozione della Città

Documenti in mostra
Torino, Archivio Storico della Città
via Barbaroux 32

10 dicembre 2013 – 18 aprile 2014

da lunedì a venerdì 8,30-18,30

Chiusure: festivi e venerdì 27 dicembre

Aperture straordinarie domenicali:
15, 22 dicembre
5, 12, 19, 26 gennaio
2, 9, 16, 23 febbraio
2, 9, 16, 23,30 marzo
6, 13 aprile
ore 10,30 - 18,30

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