Archivio storico della Città di Torino



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PANNELLO N. 4

LA LOTTA ALL'IDROFOBIA

Anteriormente al 1885 l'unico rimedio preventivo ritenuto realmente efficace contro lo sviluppo dell'idrofobia, ufficialmente adottato a Torino fin dal XVIII secolo, fu la soppressione dei cani vettori del virus. In molti casi lo zelo e la perseveranza dimostrate dalle autorità nel combattere il fenomeno rasentarono una sorta di accanimento nei confronti degli animali domestici considerati "un capriccio senza scopo né utilità" dei quali si auspicava la totale estinzione.
Nel luglio 1885 a Parigi Louis Pasteur annunciò al mondo la "cura preventiva antirabbica" di sua invenzione, testata prima sui cani e poi sull'uomo; pochi mesi dopo la Giunta municipale deliberò di importare e sperimentare la scoperta di Pasteur a Torino.
Grazie all'impegno del sindaco di Torino, conte Ernesto Bertone di Sambuy, del senatore e consigliere comunale professor Giacinto Pacchiotti e del dottor Guido Bordoni-Uffreduzzi fu fondato l'Istituto antirabbico presso l'Ufficio d'Igiene di Torino. Primo e per molti anni unico in Italia, ottenne risultati di eccellenza e successi in alcuni casi superiori a quelli ottenuti dall'omologo istituto parigino.


Città di Torino, Provvedimenti contro l'idrofobia

Città di Torino, Provvedimenti contro l'idrofobia. Conformazione delle museruole
(Raccolta dei regolamenti municipali, n. 257)

Il metodo maggiormente utilizzato contro la rabbia, prima della scoperta di Pasteur, consisteva nel trattamento delle ferite con ferro rovente o con prodotti caustici; la scarsità di risultati positivi fece proliferare le scoperte di sedicenti medici, chimici, inventori, scienziati che proponevano soluzioni a loro dire più efficaci. Un preparato dell'"Autore Premiato per Varie Utili Invenzioni", Francesco Tovo, consisteva in una pastiglia che, dopo essere stata inserita con apposita pinzetta nella parte lesa e "accesa con zolfanello" agiva direttamente nella ferita. Il creatore donò 2000 pastiglie al Municipio, ma la Giunta municipale, pur ringraziando il generoso inventore, preferì non adottare il rimedio.

Farmaco Pirocauterio-Tovo dedicato alla umanità Farmaco Pirocauterio-Tovo dedicato alla umanità


Farmaco Pirocauterio-Tovo dedicato alla umanità, Torino, Tipografia Vincenzo Bona, 1870
(Affari Igiene e Sanità, Cart. 10, fasc. 1, sottofasc. 2, allegato al doc. 4)


Breve istruzione popolare sopra i segni della rabbia dei cani

Alberto Gamba e Roberto Bassi, Breve istruzione popolare sopra i segni della rabbia dei cani, Torino, Eredi Botta Tip. del Municipio, 1880
(Miscellanea Sanità ed Igiene, n. 61)


Fotografia di Louis Pasteur

Ritratto di Louis Pasteur, fotografia
(Archivio Gazzetta del Popolo, Sez. III)


ringraziamento di Louis Pasteur alla Città di Torino

Copialettera con la quale Louis Pasteur ringrazia il sindaco e il Consiglio comunale di Torino dopo il plauso ufficiale ricevuto dallo scienziato nella seduta del 5 novembre 1886
(Affari Igiene e Sanità, cart. 10, fasc.1, sottofasc. 7, doc. 1)


Nel 1871 venne istituita a Torino la prima «Società zoofila italiana» denominata «Società Torinese protettrice degli Animali», la cui fondazione fu propugnata da Giuseppe Garibaldi. Nel 1889 la Società Protettrice degli animali venne riconosciuta «corpo morale di pubblica utilità», permettendole così di accogliere numerosi lasciti testamentari, alcuni dei quali considerevoli, provenienti da sostenitori e simpatizzanti. La legge concernente provvedimenti per la protezione degli animali promulgata il 12 giugno 1913 elevò al rango di agenti di pubblica sicurezza le guardie giurate nominate dalle Società protettrici degli animali. I membri di queste ultime, in particolare nella sede di Torino, continuarono a salire di numero accrescendo sensibilmente il capitale nell'arco di pochi anni. L'Ente torinese acquistò i locali della propria sede sociale in Galleria Nazionale, fece copiose oblazioni al Municipio finalizzate alla cura degli animali e si impegnò nell'edificazione di un canile sociale al Lingotto.

Lettera di intercessione della Società Protettrice degli Animali

Lettera di intercessione della Società Protettrice degli Animali al regio Commissario della Città di Torino per l'assegnazione di un cane danese al signor Josè Ferrari, 11 febbraio 1896
(Affari Polizia, cart. 335, fasc. 3, allegato al doc. n. 706)

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