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Le specie presenti a Torino

Ultimo aggiornamento 21.06.2016, 17:33

Nella città di Torino sono sinora state censite dodici specie di zanzare, delle oltre sessanta, complessivamente presenti nella fauna italiana.

FAMIGLIA SOTTOFAMIGLIA SPECIE
CULICIDAE  CULICINAE          Culex pipiens
Culex modestus
Culex hortensis
Culex territans
Culiseta annulata
Aedes albopictus
Aedes vexans
Ochlerotatus caspius
Ochlerotatus geniculatus
Ochlerotatus berlandi
 ANOPHELINAE  Anopheles maculipennis
Anopheles plumbeus

L’infestazione del territorio tuttavia è caratterizzata dalla presenza di poche specie prevalenti. In particolare esiste una netta dominanza di tre specie: Culex pipiens, una zanzara tipicamente legata all'uomo e ai suoi ambienti artificiali; Ochlerotatus caspius, una specie di origine rurale (nasce, in particolare, nelle risaie) in grado di spostarsi di molti chilometri e raggiungere i centri abitati; Aedes albopictus meglio nota come zanzara tigre, specie di origine asiatica introdotta da tempo in Italia, in grado di colonizzare a fondo il tessuto urbano.

grafico1_2015-2

* i grafici riportano i dati relativi alle sole specie repertabili con i sistemi di monitoraggio utilizzati.

Negli ultimi 15 anni le popolazioni di zanzare infestanti il territorio cittadino hanno subito un considerevole decremento, particolarmente evidente soprattutto per le specie urbane del genere Culex.

Una prima significativa riduzione numerica delle popolazioni di zanzare si è registrata a partire dal 2001, anno in cui è stato avviato dal Comune di Torino il programma di trattamenti mirati, predisposto sulla base dello studio territoriale realizzato nel 2000. Nelle stagioni successive quindi, il livello delle infestazioni è stato costantemente mantenuto a livelli inferiori di oltre il 70% rispetto a quelli registrati prima dell’avvio dei trattamenti.

Dal 2007 al 2014, grazie al contemporaneo trattamento larvicida di tutte le risaie presenti in provincia di Torino, da parte del piano di lotta della Regione, anche le zanzare rurali (genere Ochlerotatus) sono state tenute sotto controllo.

Grafico2_2015-2

 

Caratteristiche delle zanzare presenti a Torino

Culex pipiens

È una zanzara di piccole dimensioni (6-8 mm di lunghezza), punge prevalentemente dopo il crepuscolo, introducendosi spesso anche all'interno delle abitazioni e risultando pertanto particolarmente fastidiosa. Le femmine di questa specie hanno un modesto raggio di dispersione dai luoghi di riproduzione larvale (poche centinaia di metri) e poiché le larve possono svilupparsi in un’ampia varietà di microfocolai di tipo domestico, spesso anche in acque molto inquinate (dai tombini ai contenitori, anche di modesto volume, come ad esempio i sottovasi), questa specie può risultare particolarmente molesta in ambiti molto localizzati.                                                                                                                                                          

Si riproduce esclusivamente durante la stagione calda ma durante l’inverno è possibile vederne molti adulti all’interno delle case dove svernano, senza pungere, fino alla primavera successiva.                                                          

Data l’abbondanza di focolai proliferativi (attivi o potenziali) tipica degli ambienti urbani, Culex pipiens è da sempre la specie più abbondante nella composizione complessiva delle popolazioni di zanzare di Torino (un tempo più dell’80%, ora molto meno).

zanzara culex pipiens

 

Culex modestus
È una zanzara di dimensioni molto piccole (4-6 mm), che punge prevalentemente nelle ore crepuscolari e in ambienti aperti, dove, se numerosa, può risultare notevolmente molesta. Le sue larve si sviluppano generalmente in acque stagnanti piuttosto pulite, ricche di vegetazione acquatica (macrofite e alghe). Solitamente questa specie si sviluppa quindi in ambienti acquatici naturali come stagni e paludi, ma può anche proliferare, in ambiti urbani, all’interno di invasi artificiali poco degradati come possono essere laghetti e grandi fontane ornamentali (ma in queste ultime, solamente qualora si interrompa la circolazione dell’acqua). Date le sue caratteristiche ecologiche, questa specie è scarsamente presente nelle popolazioni di zanzare cittadine.

Culex Modestus-3
Culex Modestus

 

Ochlerotatus caspius
È una zanzara di medie dimensioni, poco più grande della comune Culex pipiens, da cui si distingue anche per il colore bruno chiaro, quasi grigio, dovuto all’abbondanza di scaglie biancastre che, sull’addome, formano un caratteristico disegno (Fig. 15) .

Ochlerotatus caspius-2
Fig. 15

Altra caratteristica piuttosto distintiva di questa specie sono le zampe, che presentano una tipica striatura chiara (Fig. 16).

Questa zanzara è attualmente nella nostra regione una delle più moleste in assoluto, soprattutto per le sue peculiarità biologiche ed ecologiche.
A differenza di molte altre zanzare infatti le femmine di Ochlerotatus caspius sono attive e pungono anche nelle ore diurne, dilatando considerevolmente nel tempo il fastidio arrecato all’uomo e agli animali.

Ancora a differenza di quanto accade per la maggior parte delle specie, che depongono le uova in acqua, Ochlerotatus caspius le depone invece sul terreno asciutto o appena umido. Qui le uova possono attendere, quiescenti, anche per molti mesi prima di schiudere e liberare le larve. La schiusa viene infatti indotta esclusivamente da una successiva sommersione dell’uovo sufficientemente duratura (generalmente conseguente all’accumulo sul terreno di acqua piovana o di acqua derivante da esondazioni di fiumi, torrenti, canali o bagnature di colture irrigue). Lo sviluppo larvale può richiedere circa due settimane nei periodi primaverili più freddi, ma può anche esaurirsi in 4-5 giorni durante i mesi più caldi dell’estate.

Zampe di Ochlerotatus caspius
Fig. 16

 

Gli stadi alati inoltre sono molto longevi (possono sopravvivere per l’intera stagione estiva) e sono ottimi volatori. Le femmine di questa specie possono allontanarsi per oltre 20 Km dai luoghi di sviluppo larvale.

Per questo singolare insieme di caratteristiche Ochlerotatus caspius si rivela una specie non solamente tra le più moleste, ma anche di più difficile controllo. A Torino sono presenti alcuni focolai occasionali per questa specie soprattutto nelle più grandi aree verdi, che possono attivarsi a seguito delle precipitazioni primaverili ed estive di maggiore intensità. Le popolazioni alate torinesi di Ochlerotatus caspius sono tuttavia ampiamente composte anche da individui migranti dalle principali aree riproduttive extracomunali (colture agricole irrigue in generale e risicole in particolare).

Per questa specie purtroppo si sta osservando da alcuni anni, a livello regionale, così come sul territorio torinese in particolare, un considerevole trend incrementale. Se nel 2000, primo anno di monitoraggio, questa zanzara costituiva appena il 2% delle popolazioni di zanzare di Torino, negli anni successivi, ne è stato registrato un progressivo per quanto incostante incremento numerico che l’ha portata a costituire mediamente circa il 16% delle popolazioni infestanti.

Aedes vexans
È una zanzara di medie dimensioni, simile a Ochlerotatus caspius da cui si distingue per un colore uniformemente più scuro, ma soprattutto per un differente e caratteristico disegno formato dalle scaglie chiare dell’addome (Fig. 17) .
Si tratta di una zanzara molto molesta, con caratteristiche molto simili a quelle di Ochlerotatus caspius, dalla quale differisce soprattutto per un’attività prevalentemente crepuscolare e notturna e per una preferenza dei luoghi più ombreggiati e con maggiore copertura arborea.
Similmente a Ochlerotatus caspius, anche le femmine di Aedes vexans sono longeve e possono allontanarsi in volo per parecchi chilometri dai siti di sviluppo larvale.
Le uova, che vengono deposte su terreno asciutto o appena umido (generalmente con una buona copertura vegetale), attendono quiescenti, anche per vari mesi, una successiva sommersione del suolo (piogge, esondazioni di corsi d’acqua, interventi irrigui) che, se sufficientemente prolungata, induce la schiusa delle larve.
Come per Ochlerotatus caspius, anche per Aedes vexans lo sviluppo larvale può richiedere circa due settimane nei periodi primaverili più freddi, ma può esaurirsi in 4-5 giorni durante i mesi più caldi dell’estate.
Date queste caratteristiche Aedes vexans è certamente da considerarsi una specie tra le più moleste, oltre che di difficile controllo, tuttavia la consistenza numerica delle sue popolazioni alate a Torino è piuttosto modesta.
I focolai cittadini per questa specie, tutti a carattere occasionale (si attivano a seguito delle precipitazioni primaverili ed estive di maggiore intensità), non sono molti e si trovano principalmente nelle aree verdi con grandi superfici a prato.

Aedes vexans
Fig. 17

 

Ochlerotatus geniculatus
È una zanzara di grandi dimensioni (7-10 mm), ben riconoscibile per il colore molto scuro (nero), sul quale spiccano caratteristici disegni bianchi dell’addome. Le zampe non hanno striature chiare e il loro colore è pressoché uniformemente nero.
Questa zanzara, scarsamente rappresentata nelle popolazioni cittadine, è presente solamente nelle aree verdi con maggior copertura arborea, più fresche e ombreggiate (Giardini Reali, Parco Valentino, Parco Pellerina, aree boschive pre-collinari e collinari in genere).
Le femmine, attive prevalentemente nelle ore crepuscolari, possono tuttavia pungere anche durante il giorno, ma sempre nelle zone più in ombra di boschi o giardini o, occasionalmente, anche introducendosi nelle abitazioni.
La biologia di questa specie è piuttosto particolare, soprattutto per quanto concerne lo sviluppo larvale. Le uova infatti vengono deposte all’asciutto, all’interno delle cavità degli alberi o in anfratti similari, all’ombra dei boschi, dove possano essere successivamente sommerse dall’accumulo delle acque piovane. In simili focolai proliferativi i tempi di sviluppo larvale sono solitamente piuttosto lunghi (settimane, soprattutto nei mesi primaverili) e, in condizioni naturali, la specie compie una o due generazioni all’anno. Alla fine dell’estate tutti gli adulti di norma muoiono e le ultime uova deposte costituiscono la fase svernante e resistente dell’insetto.
In conseguenza di tali caratteristiche ecologiche Ochlerotatus geniculatus non costituisce, almeno nel contesto cittadino, un fattore di molestia rilevante.

Ochlerotatus geniculatus
Ochlerotatus geniculatus

 

Ochlerotatus berlandi.
Specie dalle caratteristiche analoghe a quelle di Ochlerotatus geniculatus, anche se molto più rara a Torino.
Questa zanzara, per il momento rinvenuta solamente presso i Giardini Reali, il Parco del Valentino e nelle adiacenze del Parco Colletta, contribuisce mediamente per lo 0,05% alla composizione delle popolazioni infestanti e va quindi considerata come elemento di scarsissima molestia per la cittadinanza.

 

Anopheles
Le zanzare del genere Anopheles costituiscono elementi molto marginali nell’ambito delle popolazioni infestanti torinesi (0,15%) e ciò è principalmente dovuto alle caratteristiche ecologiche di queste specie ed alla relativa carenza, nel contesto urbano, di idonei siti proliferativi.


Anopheles maculipennis è una zanzara di grandi dimensioni; necessita per lo sviluppo larvale di acque piuttosto pulite, fresche e ricche di vegetazione acquatica (soprattutto di microalghe). Tali condizioni solitamente si trovano in ambienti acquatici stagnanti o a lento flusso (stagni, paludi, zone litoranee lacustri), molto rari nel contesto urbano.

Anopheles maculipennis-2
Anopheles maculipennis


Anopheles plumbeus è una zanzara di piccole dimensioni e colore uniformemente scuro. Le femmine, attive solitamente nelle ore crepuscolari, frequentano pressoché esclusivamente ambienti boschivi e freschi (grandi parchi o giardini con fitta copertura arborea) e depongono le proprie uova nelle cavità degli alberi ove si accumulano le acque piovane.

Culex hortensis e Culex territans
Sono specie di piccole dimensioni, scarsamente rappresentate nell’ambito delle popolazioni infestanti il territorio torinese e solitamente non moleste per l’uomo in quanto si nutrono di sangue di animali selvatici.

Culiseta annulata
Zanzara di grande dimensioni, che punge anche l’uomo ma la sua molestia in città non è percepibile in quanto poco presente sul territorio urbano.

Aedes albopictus (Zanzara Tigre)
La “zanzara tigre” è una specie nuova per la nostra fauna, introdotta recentemente e accidentalmente sul nostro territorio. L'infestazione da zanzara tigre, che inizialmente interessava solo la periferia nord di Torino, negli ultimi anni si è diffusa su buona parte della città.


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