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Plastica

Ultimo aggiornamento 18.12.2013, 12:22

Cosa si raccoglie?

La plastica è raccolta in modo differenziato sia con il sistema stradale sia con il sistema porta a porta .

Nei cassonetti o nei sacchi di raccolta della plastica occorre conferire esclusivamente imballaggi, ed in particolare:

  • Bottiglie di plastica dell'acqua, delle bibite
  • Tappi di plastica
  • Flaconi/dispensatori di maionese, salse, creme, sciroppi
  • Flaconi di shampoo, bagnoschiuma, cosmetici o altri prodotti per l'igiene della persona
  • Flaconi di detersivi, saponi, prodotti per l'igiene della casa, acqua distillata
  • Confezioni barattoli e scatole (se non accoppiate con altro materiale)
  • Confezioni sagomate in plastica per uova
  • Confezioni per pile, per articoli da ferramenta, per articoli di cancelleria, ecc.
  • Vasetti di yogurt e latticini vari
  • Vaschette in plastica utilizzate nei banchi di gastronomia dei supermercati
  • Vaschette in plastica per carne, pesce, verdure o altri alimenti
  • Vaschette per alimenti o imballaggi per piccoli elettrodomestici di polistirolo espanso
  • Confezioni in plastica trasparente per pasta fresca, formaggi
  • Confezioni di merende, dolci e crackers
  • Buste e sacchetti in plastica per pasta, per patatine, per caramelle, per surgelati
  • Buste o scatole in plastica per maglie, cravatte, calze, biancheria o altri capi di abbigliamento
  • Barattoli in plastica che contengono salviette umide, creme o altri cosmetici
  • Contenitori in plastica per rullini fotografici
  • Borse della spesa (potete utilizzarle anche come sacchetti per i rifiuti indifferenziati)
  • Cellophane ed altre pellicole per imballaggio
  • Reti per frutta e verdura (ad esempio quelle di limoni, arance, cipolle)
  • Cassette per prodotti ortofrutticoli (se in piccole quantità, altrimenti utilizzare l’ecocentro
  • Piatti e bicchieri

Cosa non mettere nei cassonetti o nei sacchi della raccolta plastica (anche se possono essere costituiti da materiale plastico, ma non sono imballaggi):

  • Posate 
  • Giocattoli
  • Appendiabiti
  • Prodotti in gomma (tubi, oggetti vari ecc.)
  • borse e zainetti
  • bidoni e cestini portarifiuti
  • spazzolini e rasoi
  • accendini
  • imballaggi in cui la plastica è accoppiata ad altri materiali (plastica e alluminio, plastica e carta)
  • siringhe
  • articoli casalinghi (mestoli, tazze ecc.)
  • complementi d'arredo
  • posacenere e portamatite
  • cartelle porta documenti
  • componentistica ed accessori per auto
  • musicassette e videocassette
  • bacinelle
  • tutti quegli imballaggi che contengono residui di sostanze pericolose (vernici, colle, ecc.). 

Perché?

Gli imballaggi in plastica, come tutti gli imballaggi, devono essere raccolti e riciclati in base a precise disposizioni dettate dall’Unione Europea, recepite dai paesi membri, come l’Italia, a titolo obbligatorio.

In Italia si sono costituiti dei “consorzi di filiera” obbligatori, aderenti al CONAI - Consorzio Nazionale Imballaggi (per la plastica COREPLA  – Consorzio Nazionale per la raccolta, il riciclaggio ed il recupero dei rifiuti di imballaggi in plastica), che hanno l’obiettivo di incentivare la raccolta degli imballaggi attraverso l’erogazione di un corrispettivo economico ai comuni che effettuano la raccolta.

Le risorse economiche per il pagamento del corrispettivo ai comuni, sono rese disponibili dai produttori di imballaggi che versano ai consorzi un contributo obbligatorio (detto CAC) per ogni imballaggio immesso sul mercato.
L’importo del corrispettivo, versato ai Comuni a copertura dei soli maggiori costi che gli stessi devono sostenere per raccogliere gli imballaggi in maniera differenziata, è definito a livello nazionale dall’ Accordo Quadro ANCI-CONAI e dipende dalla qualità e quantità del materiale raccolto.

Come?

Per quanto riguarda la raccolta stradale, la plastica deve essere conferita nei cassonetti con il coperchio grigio; nel centro storico e nelle zone della città dove è avviata la raccolta domiciliare o “porta a porta” si utilizzano gli appositi sacchi grigi ritirati direttamente dai condomini.

Plastica

Dove finisce la plastica raccolta?

Il materiale raccolto viene conferitopresso piattaforme convenzionate CO.RE.PLA., che successivamente lo inviano alle industrie per la trasformazione e produzione di altro materiale plastico.

Che cosa si ottiene dal riciclaggio?

Il polietilene (PE) da recupero è usato per produrre tappi, contenitori per detergenti, sacchi per spazzatura, taniche, cassette, nastri adesivi.
Il polietilentereftalato (PET) recuperato è usato per produrre contenitori per liquidi, fibre per imbottiture, interni e accessori per auto, tessuti non tessuti (Pile).
Il polivinilcloruro (PVC) recuperato è usato soprattutto nel settore edile, per produrre bottiglie e contenitori per detersivi, pellicole per film, corde.
Da plastiche eterogenee (non PE, PET o PVC) si ottengono elementi di arredo urbano, oggettistica, giochi per bambini, contenitori e cartellonistica stradale.

Consigli utili per la raccolta della plastica

Ricordiamoci di:

  • schiacciare i contenitori. Ciò riduce l'ingombro, facilita la raccolta e consente di ottimizzare i costi per il trasporto;
  • svuotare i contenitori e sciacquarli sommariamente. Tutto quello che contengono risulta materiale estraneo, peggiora notevolmente la qualità del materiale raccolto e crea problemi di cattivo odore.

Lo sapevate che?

Anche le confezioni destinate agli affettati sono riciclabili e devono essere gettate nei contenitori per la plastica.

Con una bottiglia di plastica si può tenere accesa una lampadina da 60 W per un’ora, con 20 si fa un pile.

Negli ultimi 20 anni l’uso della plastica nelle automobili è aumentato del 114% e si stima che, senza questo materiale, un auto peserebbe 200 kg in più.

Per maggiori informazioni

telefona al Numero Verde Amiat 800-017277

www.amiat.it

www.conai.org

www.corepla.it
 


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