DECRETO MINISTERIALE 2 aprile 2002, n. 60
Recepimento della direttiva 1999/30/CE del Consiglio del 22 aprile 1999 concernente i valori limite di qualità dell'aria ambiente per il biossido di zolfo, il biossido di azoto, gli ossidi di azoto, le particelle e il piombo e della direttiva 2000/69/CE relativa ai valori limite di qualità dell'aria ambiente per il benzene ed il monossido di carbonio.
(Suppl. n. 77 alla G.U. n. 87 del 13 aprile 2002)
ALLEGATO VIII
METODI DI RIFERIMENTO PER VALUTARE I LIVELLI DI BIOSSIDO DI ZOLFO, BIOSSIDO DI AZOTO, OSSIDI DI AZOTO, MATERIALE PARTICOLATO (PM10 E PM2,5) PIOMBO, BENZENE E MONOSSIDO DI CARBONIO.
1. Metodi di Riferimento
I. Metodo di riferimento per l’analisi del biossido di zolfo
Ambient Air - Determination of sulphur dioxide — Ultraviolet fluorescence
method (Draft Intemational Standard ISO/DIS 10498.2.IS0,1999)
II. Metodo di riferimento per l’analisi del biossido di
azoto e degli ossidi di azoto
ISO 7996: 1985 - Ambient Air - Determination of the mass concentration of
nitrogen oxides - Chemiluminescence Method.
III. A. Metodo di riferimento per il campionamento del piombo
Fino alla data in cui deve essere raggiunto il valore limite dell’allegato
IV, il metodo di riferimento per il campionamento del piombo è quello
previsto nell’allegato alla Direttiva 82/884/CEE, come descritto nell’appendice
5, dell’Allegato II al D.P.C.M. 28 marzo 1983. Successivamente a tale
data il metodo di riferimento per il campionamento del piombo è quello
utilizzato per il PM10 e indicato nella sezione IV.
III. B. Metodo di riferimento per l’analisi del piombo
ISO 9855: 1993 - Ambient Air - Determination of the particulate lead content
of aerosols collected on filters — Atomic absorption spectrometric
Method.
IV. Metodo di riferimento per il campionamento e la misurazione
del PM10
EN 12341 “Air quality - Determination of the PM10 fraction of suspended
particulate matter Reference method and field test procedure to demonstrate
reference equivalence of measurement methods”. Il principio dì
misurazione si basa sulla raccolta su un filtro dei PM10 e sulla determinazione
della sua massa per via gravimetrica. Le teste indicate nella norma EN 12341
sono teste di riferimento e quindi non richiedono certificazione da parte
dei Laboratori Primari di Riferimento di cui al paragrafo 2.
V. Metodi provvisori per il campionamento e la misurazione del
PM2,5
E’ consentito l’utilizzo di qualsiasi metodo e sistema dotato
di un certificato di equivalenza per il campionamento e la misura del PM10
e che utilizzi, in luogo delle teste di prelievo indicate al punto IV, teste
di prelievo per il PM2,5. La documentazione relativa alle caratteristiche
fluidodinamiche e di taglio granulometrico dei dispositivi di frazionamento
del PM2,5 deve essere inviata, a tini conoscitivi, ai Laboratori Primari
di Riferimento di cui al paragrafo 2.
VI. Metodo di riferimento per il campionamento e l’analisi
del benzene
Nelle more dell’approvazione di un metodo normalizzato, basato sulle
norme CEN, il metodo di riferimento è quello indicato all’allegato
VI del decreto del Ministro dell’ambiente 25 novembre 1994.
VII. Metodo di riferimento per l’analisi del monossido di
carbonio
Nelle more dell’approvazione di un metodo normalizzato, basato sulle
norme CEN, il metodo di riferimento è quello indicato all’allegato
II, Appendice 6 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 28
marzo 1983.
2. Equivalenza
Metodi e sistemi di campionamento e misura diversi da quelli indicati al
paragrafo i, sia manuali sia automatici, utilizzati per la valutazione della
qualità dell’aria ambiente relativamente a: SO2, NO2, NOx,
PM10, piombo, benzene e monossido di carbonio devono essere dotati di certificazione
di equivalenza. Nelle more dell’emanazione del decreto di cui all’articolo
6, comma 9, del decreto legislativo 4 agosto 1999, n.351, tale certificazione
è rilasciata, su domanda del costruttore, dai Laboratori Primari
di Riferimento per l’inquinamento atmosferico operanti presso il Consiglio
Nazionale delle Ricerche e presso I’ISPESL.
Possono essere utilizzati anche altri metodi e sistemi la cui equivalenza
sia certificata da enti designati, ai sensi dell’articolo 3 della
Direttiva 96/62/CE, da altri Stati Membri dell’Unione Europea. A fini
conoscitivi, detta certificazione e la relativa documentazione deve essere
trasmessa ai Laboratori Primari di Riferimento, accompagnata da una traduzione
in lingua italiana.
Nell’appendice al presente allegato sono descritte le procedure operative
ai fai della certificazione di equivalenza dei metodi e dei sistemi per
il campionamento e la misura del PM10 da parte dei Laboratori Primari di
Riferimento.
3. Calcolo del percentile
Il calcolo del 98° percentile deve essere effettuato a partire dai valori
effettivamente misurati. Tutti i valori saranno riportati in un elenco in
ordine crescente:
X1= X2= X3=….= Xk= ….= XN-1= XN
Il 98° percentile è il valore dell’elemento di rango k,
per il quale k viene calcolato per mezzo della formula seguente:
k = (q*N)
dove q è uguale a 0,98 e N è il numero dei valori effettivamente
misurati. Il valore di k = (q*N) viene arrotondato al numero intero più
vicino.
4. Normalizzazione
Per il biossido di zolfo, gli ossidi di azoto, il benzene e il monossido
di carbonio il volume deve essere normalizzato ad una temperatura di 293
K e ad una pressione di 101,3 kPa.