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Quali fonti forniscono il principale contributo alle concentrazioni di inquinanti atmosferici a Torino?

Ultimo aggiornamento 26.03.2020, 13:24

Le emissioni rappresentano la quantità di sostanza inquinante introdotta in atmosfera dalle fonti interne ed esterne al territorio di Torino , la concentrazione invece è la quantità di sostanza inquinante presente in atmosfera per unità di volume ed è data dalla sommatoria del contributo endogeno ed esogeno degli inquinanti immessi direttamente nell'aria (componente primaria) e degli inquinanti che si formano nell'atmosfera a seguito di fenomeni fisico-chimici a partire dalla componente primaria (componente secondaria).

  • PM10 e PM2.5: sia nella città di Torino sia nell’agglomerato di Torino le sorgenti che impattano in maggior misura sono il traffico e il riscaldamento. In termini emissivi (cioè quanto emesso direttamente da una o più fonti presenti all’interno della città), la componente torinese associata ai trasporti è prevalente e rappresenta l’85% del PM10 primario totale (cioè emesso direttamente da una o più fonti presenti all’interno della città). Invece, in termini di concentrazione totale di PM10 (primario + secondario) rilevata all’interno della città di Torino, circa il 38% e il 49% derivano rispettivamente dal traffico e dal riscaldamento; quest’ultimo apporto proviene però essenzialmente, attraverso fenomeni di trasporto e diffusione, da fonti esterne alla città, la quale di per sé fornisce un contributo minimo grazie alla diffusione del teleriscaldamento.
     
  • Biossido di azoto (NO2): il maggior responsabile è il traffico veicolare, in primis i veicoli diesel che sono i maggiori responsabili degli ossidi di azoto totali (NOx) emessi sul territorio cittadino durante tutto il corso dell’anno in funzione dell’intensità del traffico: il 12% delle emissioni proviene dalle automobili diesel, il 27% dai veicoli pesanti (esclusivamente diesel), quota parte del 16% dai veicoli leggeri (< 35q, prevalentemente diesel). In termini di concentrazioni di biossido di azoto (NO2), rilevate presso le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria cittadine, il traffico diesel contribuisce in maniera determinante (per circa il 70%, di cui il 16% è attribuibile alle automobili diesel, il 34% ai veicoli pesanti e circa il 19% ai veicoli leggeri); altre fonti importanti sono i processi di combustione industriale e gli impianti di riscaldamento.
EMICON

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