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Ozono (O3)

Ultimo aggiornamento 09.11.2012, 11:51

Che cos’è?

E’ un gas altamente reattivo, di odore pungente e ad elevate concentrazioni di colore blu, dotato di un elevato potere ossidante. L'ozono si concentra nella stratosfera ad un’altezza compresa fra i 30 e i 50 chilometri dal suolo e la sua presenza protegge la troposfera (lo strato atmosferico compreso fra il livello del mare e i 10 km di quota) dalle radiazioni ultraviolette emesse dal sole e dannose per la vita degli esseri viventi. L'assenza di questo composto nella stratosfera è chiamata generalmente "buco dell'ozono".

Fonti

L'ozono presente nella troposfera ed in particolare nelle immediate vicinanze della superficie terrestre, è un componente dello "smog fotochimico" che si origina soprattutto nei mesi estivi in concomitanza di un intenso irraggiamento solare e di un'elevata temperatura. L'ozono non ha sorgenti dirette, ma si forma all'interno di un ciclo di reazioni che coinvolgono in particolare gli ossidi di azoto.

Danni causati

Concentrazioni relativamente basse di ozono provocano irritazioni alla gola, alle vie respiratorie e bruciore agli occhi; concentrazioni superiori possono portare alterazioni delle funzioni respiratorie. L'ozono è responsabile anche di danni alla vegetazione, con relativa scomparsa di alcune specie arboree dalle aree urbane (alcune specie vegetali, particolarmente sensibili alle concentrazioni di ozono in atmosfera, vengono oggi utilizzate come bioindicatori della formazione di smog fotochimico).

Limiti definiti dalla normativa (D. Lgs. N. 155 del 13.08.2010)

L'unità di misura con la quale vengono espresse le concentrazioni di Ozono è microgrammi al metro cubo (µg/m3).

  • valore obiettivo per la protezione della salute umana: la media massima giornaliera su 8 ore calcolata ogni ora sulla base delle 8 ore precedenti non deve superare il valore di 120 µg/m3 per più di 25 volte per anno civile come media su tre anni.
  • soglia di informazione: la soglia di informazione si raggiunge quando le concentrazioni medie orarie superano il valore di 180 µg/m3.
  • soglia di allarme: la soglia di allarme si raggiunge quando le concentrazioni medie orarie superano il valore di 240 µg/m3 per 3 ore consecutive.

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